La leggenda vuole che a seguito dell’incursione di alcuni soldati di passaggio in una locanda altoatesina, a fronte della richiesta di cibo da parte degli avventori, nonostante l’ora tarda, la locandiera improvvisò qualcosa con ciò che le era rimasto in cucina.
La tradizione dei canederli in Trentino Alto-Adige ha radici storiche che riportano al Medioevo. Tra gli affreschi di Castel Hocheppan (ovvero, il Castello di Appiano), è conservato un affresco, risalente al XII secolo, che raffigura le cosiddette “mangiatrici di canederli”.
Il nome deriva dal termine tedesco knödel (che significa, appunto, “gnocco”). Nascono come piatto di recupero dalla cultura dei contadini di montagna.