LABORATORIO A CRUDO

ORDiNA E RITIRA IN NEGOZIO

CANEDERLI

Classici, spinaci, formaggio e barbabietole rosse

STRUDEL

MEZZELUNE

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canederli

( bales )

La leggenda vuole che a seguito dell’incursione di alcuni soldati di passaggio in una locanda altoatesina, a fronte della richiesta di cibo da parte degli avventori, nonostante l’ora tarda, la locandiera improvvisò qualcosa con ciò che le era rimasto in cucina.

La tradizione dei canederli in Trentino Alto-Adige ha radici storiche che riportano al Medioevo. Tra gli affreschi di Castel Hocheppan (ovvero, il Castello di Appiano), è conservato un affresco, risalente al XII secolo, che raffigura le cosiddette “mangiatrici di canederli”.

Il nome deriva dal termine tedesco knödel (che significa, appunto, “gnocco”). Nascono come piatto di recupero dalla cultura dei contadini di montagna.

STRUDEL

(

STRUDL)

Lo strudel deriva da una serie di nomi, forme e luoghi differenti, il suo sapore ci porta lontano e ci fa sognare ogni volta posti NUOVI.

Il termine tedesco “strudel”, tradotto alla lettera in “vortice”, sottolinea la struttura del dolce fatto arrotolando nella pasta una farcitura di mele.

Secondo la cultura popolare la giusta consistenza della sfoglia sarebbe quella che consente di leggervi in trasparenza una lettEra d'amore.

Noi lo strudel lo facciamo con la pasta frolla ma avrete comunque una lettera d’amore.

mezzelune

( Cajinci )

Nella tradizione contadina, il pasto più importante dlla settimana non era il pranzo della domenica, ma la cena del sabato, coronamento di una lunga settimana di lavoro.

In origine le mezzelune erano preparati con farina di orzo o di segale e il ripieno poteva essere fatto con ricotta e spinaci, oppure con rape o patate e ricotta, il piatto più sostanzioso della settimana per i contadini della Val Pusteria dell’epoca.

Il verbo schluTzen tradotto dalla lingua tedesca, si traduce in "scivolare". Ciò deriva dal fatto che questa specialità si mangia lasciando scivolare i ravioli in bocca come un piccolo pesciolino.